MOSTRE
ATTRAVERSO L’ARTE LA GALLERIA IL GABBIANO 1968-2018 CINQUANT’ANNI DI RICERCA ARTISTICA
Collettiva, Project Room 50 Artisti 50 Bandiere
27 maggio / 25 settembre 2022
ATTRAVERSO L’ARTE LA GALLERIA IL GABBIANO 1968-2018 CINQUANT’ANNI DI RICERCA ARTISTICA
Collettiva, Project Room 50 Artisti 50 Bandiere
27 maggio / 25 settembre 2022
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
LE PAROLE DEL CIBO LE SUGGESTIONI DELL’ARTE
Collettiva, sei incontri e sei mostre in sei biblioteche
7 febbraio / 27 giugno 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
- 1500
- Le parole del cibo le suggestioni dell'arte 2019
LE PAROLE DEL CIBO LE SUGGESTIONI DELL’ARTE
Collettiva, sei incontri e sei mostre in sei biblioteche
7 febbraio / 27 giugno 2019
Galà 2018
Collettiva, Spazio Murat Bari
27 marzo / 15 aprile 2018
- 750
- Galà 50 2018 - Spazio Murat Bari
- 1333
- Galà 50 2018 - Spazio Murat Bari
- 750
- Galà 50 2018 - Spazio Murat Bari
- 750
- Galà 50 2018 - Spazio Murat Bari
- 750
- Galà 50 2018 - Spazio Murat Bari
- 1333
- Galà 50 2018 - Spazio Murat Bari
- 1333
- Galà 50 2018 - Spazio Murat Bari
- 750
- Galà 50 2018 - Spazio Murat Bari
Galà 2018
Collettiva, Spazio Murat Bari
27 marzo / 15 aprile 2018
L’arte è soprattutto luce. L’artista francese André Derain diceva che “la luce è la sostanza della pittura”.
Ed è la luce il filo conduttore che guida, oggi come in passato, la mente dell’artista. Nella ricerca di Rosemarie Sansonetti, la radiazione luminosa fa risaltare la leggerezza dei supporti da cui si innalzano le immaterialità dei soggetti, brandelli di anima inscatolati controluce, sospesi magicamente all’interno dei suoi preziosi scrigni. Il bagliore che passa attraverso la superficie dei lightbox liberandone i colori, vibra e accarezza i profili degli indumenti adagiati ordinatamente sui simulacri luminosi. Scripta Lucis è un’opera che, grazie alla luminosità trasmessa, riesce a creare una tridimensionalità interna, che si sovrappone all’ambiente, intimo e personale, con una prospettiva che si genera nel tempo anziché nello spazio. Qui l’attesa vive di stratificazioni continue, di immagini il cui contenuto non è mai custodito in un nocciolo interno, ma si trova sempre fuori, sul dorso di sovrapposizioni successive. Non c’è modo di accelerare: l’attesa si compie in un tempo lento, un tempo su cui la scienza, la tecnologia o il progresso non hanno potere. E l’arte è il mezzo per dare nuova luce, e quindi nuova vita ai luoghi dove la realtà scorre, per rinnovare la sacralità di un nuovo gesto, fatto di quotidianità e attese.
a cura di Isabella Battista
SetUp Contemporary Art Fair
Collettiva, Palazzo Pallavicini – Bologna
dal 1 al 4 febbraio 2018
L’arte è soprattutto luce. L’artista francese André Derain diceva che “la luce è la sostanza della pittura”.
Ed è la luce il filo conduttore che guida, oggi come in passato, la mente dell’artista. Nella ricerca di Rosemarie Sansonetti, la radiazione luminosa fa risaltare la leggerezza dei supporti da cui si innalzano le immaterialità dei soggetti, brandelli di anima inscatolati controluce, sospesi magicamente all’interno dei suoi preziosi scrigni. Il bagliore che passa attraverso la superficie dei lightbox liberandone i colori, vibra e accarezza i profili degli indumenti adagiati ordinatamente sui simulacri luminosi. Scripta Lucis è un’opera che, grazie alla luminosità trasmessa, riesce a creare una tridimensionalità interna, che si sovrappone all’ambiente, intimo e personale, con una prospettiva che si genera nel tempo anziché nello spazio. Qui l’attesa vive di stratificazioni continue, di immagini il cui contenuto non è mai custodito in un nocciolo interno, ma si trova sempre fuori, sul dorso di sovrapposizioni successive. Non c’è modo di accelerare: l’attesa si compie in un tempo lento, un tempo su cui la scienza, la tecnologia o il progresso non hanno potere. E l’arte è il mezzo per dare nuova luce, e quindi nuova vita ai luoghi dove la realtà scorre, per rinnovare la sacralità di un nuovo gesto, fatto di quotidianità e attese.
a cura di Isabella Battista
Nella luce i tempi della materia e della memoria.
“L’arte – ha scritto Paul Klee – non rappresenta il visibile ma l’invisibile che si annida nell’essere e nell’esistere”. Adottando questo assunto a principio di poetica Rosemarie Sansonetti conduce da un trentennio la sua peculiare ricerca, creando strutture di luce dal fascino arcano, archetipi di passaggio tra il tempo passato e quello futuro. Artista raffinata e sensibile, rinuncia alla narrazione del contingente per farsi portavoce di una condizione esistenziale condivisa, non legata al racconto del momentaneo o del particolare ma all’enunciazione di un messaggio di portata universale. Una ricerca la sua incentrata su tematiche correlate all’identità e alla memoria e orientata in direzione di un lirismo magico condotto attraverso forme simboliche, luoghi dell’inconscio, affioramenti psichici, tra fisicità dei materiali ed evanescenza del ricordo. Dalle sue opere promana sempre un’aura che attrae e distanzia al tempo stesso, facendole apparire testimonianze di un altrove lontano, distante eppure familiare, inquietante ma anche attraente. Lavori che evocano più che raccontare, raccolti ora, seppur in forma numericamente contenuta, nella mostra Scripta lucis, quasi un’installazione unica entro cui riflettere sui tempi della memoria e della materia. Elevate in forma totemica o adagiate sul pavimento, le sue sculture abitano lo spazio come presenze granitiche e insieme dinamiche, trasformando la galleria in una scacchiera tra astrazione e fisicità.
Attraverso l’affiorare di parvenze spettrali (Indizi) o siderali (Reliquie astrali), l’artista racchiude in teche luminose entità impalpabili e fluide sottratte allo scorrere del tempo, quasi raggelate in una dimensione di eterna sospensione. Piccoli frammenti di vita assunti a simulacri di un’umanità che tende a sbiadire, fino a perdersi nei meandri del tempo, salvo poi riapparire privata di essenza e cronologia. Forme incongrue che si trovano a vivere in un mondo forzato ed enigmatico; visioni ben oltre l’esperienza sensoriale, “in cui lo spettatore ritrova la dimensione dell’isolamento e può sentire il silenzio del mondo” avrebbe detto Magritte.
Le opere di Rosemarie Sansonetti vivono nel ricordo e trascendono il fenomenico nella meditazione, rammentandoci che “l’arte sfida il mondo eccedendolo, lo risolve superandolo, inglobandolo, esorcizzandolo, deterrendone il simbolico” (Jean Boudrillard). La mostra coinvolge il fruitore in modo totalizzante, lo avvolge per intero accompagnandolo in un poema oggettuale in disfacimento, in un viaggio tra le intuizioni, le memorie segrete, i processi metamentali di una storia senza racconto, di un’umanità senza corpo.
Carmelo Cipriani
Scripta Lucis
Personale, Studio Arte Fuori Centro – Roma
24 Ottobre – 10 Novembre 2017
Nella luce i tempi della materia e della memoria.
“L’arte – ha scritto Paul Klee – non rappresenta il visibile ma l’invisibile che si annida nell’essere e nell’esistere”. Adottando questo assunto a principio di poetica Rosemarie Sansonetti conduce da un trentennio la sua peculiare ricerca, creando strutture di luce dal fascino arcano, archetipi di passaggio tra il tempo passato e quello futuro. Artista raffinata e sensibile, rinuncia alla narrazione del contingente per farsi portavoce di una condizione esistenziale condivisa, non legata al racconto del momentaneo o del particolare ma all’enunciazione di un messaggio di portata universale. Una ricerca la sua incentrata su tematiche correlate all’identità e alla memoria e orientata in direzione di un lirismo magico condotto attraverso forme simboliche, luoghi dell’inconscio, affioramenti psichici, tra fisicità dei materiali ed evanescenza del ricordo. Dalle sue opere promana sempre un’aura che attrae e distanzia al tempo stesso, facendole apparire testimonianze di un altrove lontano, distante eppure familiare, inquietante ma anche attraente. Lavori che evocano più che raccontare, raccolti ora, seppur in forma numericamente contenuta, nella mostra Scripta lucis, quasi un’installazione unica entro cui riflettere sui tempi della memoria e della materia. Elevate in forma totemica o adagiate sul pavimento, le sue sculture abitano lo spazio come presenze granitiche e insieme dinamiche, trasformando la galleria in una scacchiera tra astrazione e fisicità.
Attraverso l’affiorare di parvenze spettrali (Indizi) o siderali (Reliquie astrali), l’artista racchiude in teche luminose entità impalpabili e fluide sottratte allo scorrere del tempo, quasi raggelate in una dimensione di eterna sospensione. Piccoli frammenti di vita assunti a simulacri di un’umanità che tende a sbiadire, fino a perdersi nei meandri del tempo, salvo poi riapparire privata di essenza e cronologia. Forme incongrue che si trovano a vivere in un mondo forzato ed enigmatico; visioni ben oltre l’esperienza sensoriale, “in cui lo spettatore ritrova la dimensione dell’isolamento e può sentire il silenzio del mondo” avrebbe detto Magritte.
Le opere di Rosemarie Sansonetti vivono nel ricordo e trascendono il fenomenico nella meditazione, rammentandoci che “l’arte sfida il mondo eccedendolo, lo risolve superandolo, inglobandolo, esorcizzandolo, deterrendone il simbolico” (Jean Boudrillard). La mostra coinvolge il fruitore in modo totalizzante, lo avvolge per intero accompagnandolo in un poema oggettuale in disfacimento, in un viaggio tra le intuizioni, le memorie segrete, i processi metamentali di una storia senza racconto, di un’umanità senza corpo.
Carmelo Cipriani
Visionary Art Show
Collettiva, Palazzo Vernazza, Castromediano Lecce
Maggio 2017
L’indagine artistica condotta dall’artista pugliese ROSEMARIE SANSONETTI, nella serie dei light box “Indizi”, gioca su più parametri. La prima è senza ogni dubbio, l’identità che riguarda la conoscenza simbolica della fisicità, cioè che l’essere umano tende a non essere più la misura del mondo, ma e il mondo ad essere sempre più la misura dell’uomo. L’opera funziona da interfaccia per dialogare sulle mediazioni culturali e artificiali della comunicazione, dei limiti, e dei paradigmi cognitivi tali da aprire riflessioni estreme come quelle sui cosiddetto posthuman e più diffusamente sul corpo virtuale.
Visionary Art Show
Collettiva, Palazzo Vernazza, Castromediano Lecce
Maggio 2017
L’indagine artistica condotta dall’artista pugliese ROSEMARIE SANSONETTI, nella serie dei light box “Indizi”, gioca su più parametri. La prima è senza ogni dubbio, l’identità che riguarda la conoscenza simbolica della fisicità, cioè che l’essere umano tende a non essere più la misura del mondo, ma e il mondo ad essere sempre più la misura dell’uomo. L’opera funziona da interfaccia per dialogare sulle mediazioni culturali e artificiali della comunicazione, dei limiti, e dei paradigmi cognitivi tali da aprire riflessioni estreme come quelle sui cosiddetto posthuman e più diffusamente sul corpo virtuale.
- 972
- Angeli & Artsti nella Iglesia de los Angeles
Angeli & Artisti
“NELLA IGLESIA DE LOS ANGELES”
Pubblicazione, Vari Autori
Editore: Bell’arte – Anno 2017
- 972
- Angeli & Artsti nella Iglesia de los Angeles
Angeli & Artisti
“NELLA IGLESIA DE LOS ANGELES”
Pubblicazione, Vari Autori
Editore: Bell’arte – Anno 2017
SetUp Contemporary Art Fair
Collettiva, Autostazione di Bologna Piazza XX Settembre
dal 27 al 29 gennaio 2017
Sguardi dal Mare
Collettiva, Uno Nove Tre Liquid Art Gallery – Pantelleria (Tp)
Giugno – Novembre 2016
- 1144
- Sguardi dal Mare
- 1059
- Sguardi dal Mare
- 991
- Sguardi dal Mare
- 814
- Sguardi dal Mare
- 675
- Sguardi dal Mare
- 675
- Sguardi dal Mare
- 973
- Sguardi dal Mare
- 826
- Sguardi dal Mare
- 808
- Sguardi dal Mare
- 789
- Sguardi dal Mare
- 770
- Sguardi dal Mare
- 1037
- Sguardi dal Mare
Sguardi dal Mare
Collettiva, Uno Nove Tre Liquid Art Gallery – Pantelleria (Tp)
Giugno – Novembre 2016
- 1350
- Setup Art Fair 2016
Setup Art Fair
Collettiva, Autostazione di Bologna Piazza XX Settembre
dal 29 al 31 Gennaio 2016
Paratissima to the Stars
Collettiva, Torino Esposizioni
dal 2 al 6 novembre 2016
- 1200
- Paratissima to the Stars
- 1200
- Paratissima to the Stars
- 1200
- Paratissima to the Stars
- 1127
- Paratissima to the Stars
- 1200
- Paratissima to the Stars
- 675
- Paratissima to the Stars
- 1210
- Paratissima to the Stars
- 1200
- Paratissima to the Stars
- 1200
- Paratissima to the Stars
Paratissima to the Stars
Collettiva, Torino Esposizioni
dal 2 al 6 novembre 2016
- 524
- Iside e la wunderkammer della fertilità
Iside e la wunderkammer della fertilità
Collettiva, Palazzo Vernazza – Lecce
dal 2 al 9 marzo 2016
“L’immaginazione, il mondo” è il titolo della performance di Rosemarie Sansonetti, dove l’artista mostra il suo volto che plasma il pavimento come un tappeto, sul quale i visitatori camminano mentre vengono ripresi da una telecamera.
- 524
- Iside e la wunderkammer della fertilità
Iside e la wunderkammer della fertilità
Collettiva, Palazzo Vernazza – Lecce
dal 2 al 9 marzo 2016
“L’immaginazione, il mondo” è il titolo della performance di Rosemarie Sansonetti, dove l’artista mostra il suo volto che plasma il pavimento come un tappeto, sul quale i visitatori camminano mentre vengono ripresi da una telecamera.
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 715
- Domestiche Sovversioni
- 1342
- Domestiche Sovversioni
- 1549
- Domestiche Sovversioni
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 1175
- Domestiche Sovversioni
- 804
- Domestiche Sovversioni
- 667
- Domestiche Sovversioni
- 600
- Domestiche Sovversioni
Domestiche sovversioni
Personale, Museo Nuova Era – Bari
dal 15 aprile al 15 maggio 2016
La casa diventa ready made nell’ultima mostra di Rosemarie Sansonetti. Arredi e oggetti domestici quali tavoli, sedie, brocche affioranti dalle pareti della galleria realizzano un cambio di luogo e di funzione dell’oggetto-casa trasformandola in spazio interiore, luogo elettivo della memoria e dell’inconscio.
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 715
- Domestiche Sovversioni
- 1342
- Domestiche Sovversioni
- 1549
- Domestiche Sovversioni
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 1500
- Domestiche Sovversioni
- 1175
- Domestiche Sovversioni
- 804
- Domestiche Sovversioni
- 667
- Domestiche Sovversioni
- 600
- Domestiche Sovversioni
Domestiche sovversioni
Personale, Museo Nuova Era – Bari
dal 15 aprile al 15 maggio 2016
La casa diventa ready made nell’ultima mostra di Rosemarie Sansonetti. Arredi e oggetti domestici quali tavoli, sedie, brocche affioranti dalle pareti della galleria realizzano un cambio di luogo e di funzione dell’oggetto-casa trasformandola in spazio interiore, luogo elettivo della memoria e dell’inconscio.
Mare
Personale, Spazio Ishtar – Pantelleria
dal 1 maggio al 30 settembre 2014
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 596
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 1012
- Mare
- 596
- Mare
- 596
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 675
- Mare
- 596
- Mare
- 596
- Mare
- 1359
- Mare
- 733
- Mare
- 774
- Mare
- 876
- Mare
- 809
- Mare
- 894
- Mare
- 694
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 1088
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
- 1359
- Mare
Mare
Personale, Spazio Ishtar – Pantelleria
dal 1 maggio al 30 settembre 2014
- 1104
- Artisti in Luce
Artisti in Luce
Collettiva, Fiera del Levante – Bari
dal 9 al 12 ottobre 2014
- 1104
- Artisti in Luce
Artisti in Luce
Collettiva, Fiera del Levante – Bari
dal 9 al 12 ottobre 2014
- 1125
- Donne percorsi diritti, Dummy 2011, stampa frame fotografico su forex, cm 100x130
Donne, percorsi, diritti
Collettiva, Palazzo Conte Sabini – Adelfia
dal 27 gennaio al 16 marzo 2012
- 1125
- Donne percorsi diritti, Dummy 2011, stampa frame fotografico su forex, cm 100x130
Donne, percorsi, diritti
Collettiva, Palazzo Conte Sabini – Adelfia
dal 27 gennaio al 16 marzo 2012
- 1096
- Tracarte 4
Tracarte 4
Collettiva di opere in carta, Fondazione del Banco del Monte – Foggia
dal 7 maggio al 11 giugno 2011
- 1096
- Tracarte 4
Tracarte 4
Collettiva di opere in carta, Fondazione del Banco del Monte – Foggia
dal 7 maggio al 11 giugno 2011
- 792
- In Libertà, libri d'artista
“In Libertà” Libri d’artista
Collettiva, Galleria Gennai – Pisa
dal 17 settembre al 23 ottobre 2011
- 792
- In Libertà, libri d'artista
“In Libertà” Libri d’artista
Collettiva, Galleria Gennai – Pisa
dal 17 settembre al 23 ottobre 2011
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 874
- Premio Arte Laguna
Premio Arte Laguna
Collettiva dei primi artisti selezionati, Tese di San Cristoforo, Arsenale di Venezia
dal 6 al 27 marzo 2010
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 675
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 1200
- Premio Arte Laguna
- 874
- Premio Arte Laguna
Premio Arte Laguna
Collettiva dei primi artisti selezionati, Tese di San Cristoforo, Arsenale di Venezia
dal 6 al 27 marzo 2010
Hic Sunt Leones
Collettiva, Galleria Il Gabbiano – La Spezia
dal 2 al 11 ottobre 2010
L’opera di Rosemarie Sansonetti va oltre la suggestione cartografica e guarda alla profondità, visualizzando il processo della stratificazione: altro versante della sua ricerca, che nelle “Reliquie Astrali” perseguiva una diafana illusioretà tridimensionale.
Eleonora Acerbi.
Hic Sunt Leones
Collettiva, Galleria Il Gabbiano – La Spezia
dal 2 al 11 ottobre 2010
L’opera di Rosemarie Sansonetti va oltre la suggestione cartografica e guarda alla profondità, visualizzando il processo della stratificazione: altro versante della sua ricerca, che nelle “Reliquie Astrali” perseguiva una diafana illusioretà tridimensionale.
Eleonora Acerbi.
Premio Sinestesie
Selezionata tra i primi artisti, L’Aquila
dal 12 giugno al 3 luglio 2010
Rosemarie Sansonetti, Il tempo è nelle cose. Dalla sua ricerca, rivolta ad indagare un ex convento abbandonato, segnato in modo indelebile di tracce di memoria, l’artista ha scelto di estrapolare una sequenza fotografica che ha per oggetto un letto, luogo del riposo per antonomasia, rifugio esistenziale indispensabile al sogno. Il letto è scarno, essenziale, povero come lo sono i letti precari e di fortuna delle situazioni più provvisorie. Nella sequenza vi e il riferimento ad un passaggio temporale, ad un cambiamento di stato, come se si stesse assistendo ad un sconvolgimento in atto. Ad evocare questa esperienza in bilico tra sogno, allucinazione e realtà sono delle immagini con colori esasperati che rimandano a stati d’animo drammatici. La vibrazione del letto ricorda il movimento sussultorio del terremoto che sfuma verso un’immagine sfocata, traccia indelebile della memoria che affiora dalla coscienza di chi ha vissuto quei momenti.
Cristina Aglietti
Premio Sinestesie
Selezionata tra i primi artisti, L’Aquila
dal 12 giugno al 3 luglio 2010
Rosemarie Sansonetti, Il tempo è nelle cose. Dalla sua ricerca, rivolta ad indagare un ex convento abbandonato, segnato in modo indelebile di tracce di memoria, l’artista ha scelto di estrapolare una sequenza fotografica che ha per oggetto un letto, luogo del riposo per antonomasia, rifugio esistenziale indispensabile al sogno. Il letto è scarno, essenziale, povero come lo sono i letti precari e di fortuna delle situazioni più provvisorie. Nella sequenza vi e il riferimento ad un passaggio temporale, ad un cambiamento di stato, come se si stesse assistendo ad un sconvolgimento in atto. Ad evocare questa esperienza in bilico tra sogno, allucinazione e realtà sono delle immagini con colori esasperati che rimandano a stati d’animo drammatici. La vibrazione del letto ricorda il movimento sussultorio del terremoto che sfuma verso un’immagine sfocata, traccia indelebile della memoria che affiora dalla coscienza di chi ha vissuto quei momenti.
Cristina Aglietti
- 1191
- Raccomandabili
Raccomandabili
Collettiva, Galleria BluOrg – Bari
dal 15 settembre al 4 ottobre 2009
- 1191
- Raccomandabili
Raccomandabili
Collettiva, Galleria BluOrg – Bari
dal 15 settembre al 4 ottobre 2009
La coda dell’universo
Collettiva, Galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio – Roma
dal 12 al 29 marzo 2009
La giovane artista barese Rosemarie Sansonetti si confronta con la tematica in mostra proponendo un lavoro di fortissima carica evocativa. Le sue opere si affidano alla luce e a materiali come la lycra, la foto, il plexiglass, il cristallo per veicolare riflessioni che, ancora, ritornano all’archetipico. La luce, quanto di più simbolico ci sia all’interno di trattazioni non solo dell’arte ma anche filosofiche e persino sciamaniche, è elemento fisico e mentale allo stesso tempo, capace di attivare una sacralità che l’opera in mostra reca in se e restituisce attraverso differenti articolazioni sia percettive che concettuali. L’opera qui allestita, “Ermafrodito”, è una forma resa da un disegno inciso con laser nel cristallo, capace di tradurre un modello concreto nel suo smaterializzato clone 3D, palesa un essere, un uomo apparentemente, qualcosa di più complesso come il titolo segnala, che attraverso una raffinatissima tecnologia trasforma in sapere la materia, sintetizzando le fasi dalla storia del mondo e allude all’essenza spirituale della vita stessa. Luce dell’anima, dunque, ma collettiva, originaria, che appartiene all’Uomo ben prima dell’uomo e non solo umana: uno sfavillìo cosmico, verrebbe da dire, che aiuti ad avere, del mondo, una diversa prospettiva, un’altra panoramica, una visione alternativa, una posizione laterale… non è questo che l’arte deve aiutare a trovare?
La coda dell’universo
Collettiva, Galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio – Roma
dal 12 al 29 marzo 2009
La giovane artista barese Rosemarie Sansonetti si confronta con la tematica in mostra proponendo un lavoro di fortissima carica evocativa. Le sue opere si affidano alla luce e a materiali come la lycra, la foto, il plexiglass, il cristallo per veicolare riflessioni che, ancora, ritornano all’archetipico. La luce, quanto di più simbolico ci sia all’interno di trattazioni non solo dell’arte ma anche filosofiche e persino sciamaniche, è elemento fisico e mentale allo stesso tempo, capace di attivare una sacralità che l’opera in mostra reca in se e restituisce attraverso differenti articolazioni sia percettive che concettuali. L’opera qui allestita, “Ermafrodito”, è una forma resa da un disegno inciso con laser nel cristallo, capace di tradurre un modello concreto nel suo smaterializzato clone 3D, palesa un essere, un uomo apparentemente, qualcosa di più complesso come il titolo segnala, che attraverso una raffinatissima tecnologia trasforma in sapere la materia, sintetizzando le fasi dalla storia del mondo e allude all’essenza spirituale della vita stessa. Luce dell’anima, dunque, ma collettiva, originaria, che appartiene all’Uomo ben prima dell’uomo e non solo umana: uno sfavillìo cosmico, verrebbe da dire, che aiuti ad avere, del mondo, una diversa prospettiva, un’altra panoramica, una visione alternativa, una posizione laterale… non è questo che l’arte deve aiutare a trovare?
- 1191
- Tracarte 2
Tracarte 2
Collettiva, Fondazione Banca del Monte – Foggia
dal 24 aprile al 11 maggio 2008
Collettiva, Neuer Sachsischer – Dresda Germania
dal 6 giugno al 17 luglio 2008
Collettiva, Galleria BWA Design – Wroclaw Polonia
dal 31 agosto al 23 settembre 2008
Opera di sottile intelligenza questa Maschera di Rosemarie Sansonetti, che attraverso l’utilizzazione di semplici sagome di carta dipinte costruisce un volto enigmatico, tanto emozionante quanto difficile da indagare, proprio come una maschera che nascondendo Il vero volto propone un ruolo, una finzione sociale, una identità nascosta. Ne scaturisce una forma a metà tra il naturalistico e l’astratto, tra racconto e poesia, tra evidenza e nascondimento, tra apparenza ed essenza.
Loredana Rea
- 1191
- Tracarte 2
Tracarte 2
Collettiva, Fondazione Banca del Monte – Foggia
dal 24 aprile al 11 maggio 2008
Collettiva, Neuer Sachsischer – Dresda Germania
dal 6 giugno al 17 luglio 2008
Collettiva, Galleria BWA Design – Wroclaw Polonia
dal 31 agosto al 23 settembre 2008
Opera di sottile intelligenza questa Maschera di Rosemarie Sansonetti, che attraverso l’utilizzazione di semplici sagome di carta dipinte costruisce un volto enigmatico, tanto emozionante quanto difficile da indagare, proprio come una maschera che nascondendo Il vero volto propone un ruolo, una finzione sociale, una identità nascosta. Ne scaturisce una forma a metà tra il naturalistico e l’astratto, tra racconto e poesia, tra evidenza e nascondimento, tra apparenza ed essenza.
Loredana Rea
Vita + Tecnica = Arte?
Personale, Galleria Giovanni Testoni – Bologna
dal 13 aprile al 31 maggio 2007
Ciò che a noi interessa maggiormente e che viene presentato e proposto nella mostra, sono però gli aspetti epistemologici ed etici del rapporto tra ricerca tecnologica e società. Sia le opere di Filippo Centenari che di Rosemarie Sansonetti concentrano la loro analisi verso una narrazione che va oltre il facile utilizzo del puro mezzo tecnologico, considerandone invece i significati più profondi, cercando di coinvolgere il fruitore in una complice partecipazione emozionale e psichica.
Alberto Mattia Martini.
Vita + Tecnica = Arte?
Personale, Galleria Giovanni Testoni – Bologna
dal 13 aprile al 31 maggio 2007
Ciò che a noi interessa maggiormente e che viene presentato e proposto nella mostra, sono però gli aspetti epistemologici ed etici del rapporto tra ricerca tecnologica e società. Sia le opere di Filippo Centenari che di Rosemarie Sansonetti concentrano la loro analisi verso una narrazione che va oltre il facile utilizzo del puro mezzo tecnologico, considerandone invece i significati più profondi, cercando di coinvolgere il fruitore in una complice partecipazione emozionale e psichica.
Alberto Mattia Martini.
La Luce dell’Anima
Pubblicazione, Lucrezia De Domizio Durini
Editore: Silvana
Anno edizione: 2005
Sei letture, compilate da Lucrezia De Domizio Durini, Massimo Donà, Rolando Bellini, Giorgio Alberti, Pierparide Tedeschi e Antonio D’Avossa, accompagnano la produzione artistica di Rosemarie Sansonetti, presentata nelle pagine di questo volume. Motivo conduttore della ricerca di Sansonetti è la luce che, estratta dalla realtà quasi fosse un oggetto fisico, viene fotografata, dissolta e riprodotta sulla superficie trasparente del plexiglas. Il risultato è una serie di immagini affascinanti e a volte vagamente inquietanti, attraverso cui traspaiono oggetti apparentemente familiari che, avvolti e modellati dal raggio luminoso, diventano altro: presenze sovrannaturali, entità intraviste ma inafferrabili.
La Luce dell’Anima
Pubblicazione, Lucrezia De Domizio Durini
Editore: Silvana
Anno edizione: 2005
Sei letture, compilate da Lucrezia De Domizio Durini, Massimo Donà, Rolando Bellini, Giorgio Alberti, Pierparide Tedeschi e Antonio D’Avossa, accompagnano la produzione artistica di Rosemarie Sansonetti, presentata nelle pagine di questo volume. Motivo conduttore della ricerca di Sansonetti è la luce che, estratta dalla realtà quasi fosse un oggetto fisico, viene fotografata, dissolta e riprodotta sulla superficie trasparente del plexiglas. Il risultato è una serie di immagini affascinanti e a volte vagamente inquietanti, attraverso cui traspaiono oggetti apparentemente familiari che, avvolti e modellati dal raggio luminoso, diventano altro: presenze sovrannaturali, entità intraviste ma inafferrabili.
- 605
- Esercizi di stile
Esercizi di stile
Collettiva, Museo Lia – La Spezia
2001
- 605
- Esercizi di stile
Esercizi di stile
Collettiva, Museo Lia – La Spezia
2001
- 793
- Seduzione dei sensi
Seduzione dei sensi
Collettiva, Museo Lia – La Spezia
dal 10 giugno al 18 luglio 1999
- 793
- Seduzione dei sensi
Seduzione dei sensi
Collettiva, Museo Lia – La Spezia
dal 10 giugno al 18 luglio 1999
- 1345
- Le affinità elettive
Le affinità elettive
Collettiva, Casa Comunale – Ceglie Messapica (Br)
1996
- 1345
- Le affinità elettive
Le affinità elettive
Collettiva, Casa Comunale – Ceglie Messapica (Br)
1996
- 1564
- Artisti Doc
Artisti Doc
Collettiva, Stabilimento Ferrari – Trento
1993
Rosemarie Sansonetti Comincia a esporre nel 1982 e dalle sue prime opere si evidenzia un forte interesse per le culture primitive. I progetti e gli oggetti, che scaturiscono da questa prima ricerca, sono caratterizzati dall’uso di materiali naturali, di forme arcaiche e popolari, cercando di far coesistere insieme all’oggetto poetico, quello funzionale. Attraverso questo percorso l’oggetto si è, in seguito, naturalmente spogliato della sua valenza funzionale, per prediligere l’aspetto più poetico e visionario, grazie anche all’utilizzo del potenziale misterico del colore e della luce. Attualmente crea piccole ambientazioni, dove il tentativo è quello di far convivere il sacro con il quotidiano e con il banale, all’interno di improbabili e immaginari scenari domestici.
Testo a cura della galleria Bianca Pilat
- 1564
- Artisti Doc
Artisti Doc
Collettiva, Stabilimento Ferrari – Trento
1993
Rosemarie Sansonetti Comincia a esporre nel 1982 e dalle sue prime opere si evidenzia un forte interesse per le culture primitive. I progetti e gli oggetti, che scaturiscono da questa prima ricerca, sono caratterizzati dall’uso di materiali naturali, di forme arcaiche e popolari, cercando di far coesistere insieme all’oggetto poetico, quello funzionale. Attraverso questo percorso l’oggetto si è, in seguito, naturalmente spogliato della sua valenza funzionale, per prediligere l’aspetto più poetico e visionario, grazie anche all’utilizzo del potenziale misterico del colore e della luce. Attualmente crea piccole ambientazioni, dove il tentativo è quello di far convivere il sacro con il quotidiano e con il banale, all’interno di improbabili e immaginari scenari domestici.
Testo a cura della galleria Bianca Pilat